I suoi scritti, i suoi discorsi

TEOLOGIA DELL'EVANGELIZZAZIONE

Da "Assemblea del Clero dell'Arcidiocesi di Udine, Atti" (Mercoledì 25 giugno 1975)

 

Io non ho scritto, ho annotato solo i titoli di quello che vi devo dire, perchè mi piace parlare guardando la gente in faccia.

La prima cosa che ho da dire alla Segreteria è questa: qui, nella nostra assemblea non abbiamo approvato il verbale dell'ultima assemblea che è stata fatta nel 1350 (risate). Quelli che desiderano leggerla, prendano in mano la storia del Friuli del Paschini e la trovano citata nelle note. Devono andare a cercarla nella storia del povero Bertrando, che nel messale friulano abbiamo proclamato santo, perchè si può sempre dare un otto ad uno a cui Roma ha dato sei. Povero Bertrando faceva l'assemblea ogni anno, dalla seconda alla terza domenica dopo Pasqua. Nel 1350 lo hanno ucciso e in seguito non ce ne sono più state.

 

LA REALTÀ ETNICO-CULTURALE DEL POPOLO FRIULANO

Da "Friuli: un popolo fra le macerie", Roma, 1977

 

La cultura etnografica europea è concorde nel riconoscere al Friulano la fisionomia di popolo originale, ben distinto dal popolo italiano e da classificarsi nell'ambito del gruppo ladino. Per la verità anche in Italia - a seguito delle pubblicazioni di S. Salvi (Le nazioni proibite e Le lingue tagliate) - sta aprendosi una strada la convinzione che Friulani e Sardi siano due popoli di ceppo non italico.

 

CHIESA FRIULANA

Da "Glesie furlane", Clape Culturâl "Cjargnei cence Dius", Reana del Rojale, 1975 (tit. or.: Glesie furlane)

 

Non si tratta, parlando di "chiesa friulana", di un modo di dire per sapere dove si trova una porzione geografica della chiesa cattolica, come si trattasse di una provincia di uno stato centralizzato - tipo quello italiano o quello francese - e non si tratta nemmeno di un modo di dire valido solo per la chiesa friulana, ma per tutte le chiese che si trovano concordi nella fede, nella speranza e nella carità di Cristo: vale a dire che la chiesa di Cristo è una comunione di vita sul modello di quella di una famiglia, con tante sorelle e fratelli, che si trovano insieme ma che rischiano sia di avere la fisionomia uguale che diversa, pur rimanendo dello stesso ceppo e con le stesse radici.

 

S. ERMACORA 1971: PRESENTAZIONE DEL MESSALE IN FRIULANO

Da "Int Furlane", an 9, n. 7-8, 1971 (tit. or.: San Ramacul 1971)

 

Non dico di avere il piacere di presentare il Messale, qui, sotto l'aspetto liturgico e pastorale: sarebbe troppo poco. A me sembra che proprio sotto i nostri piedi, dove c'era la casa di Cromazio di Aquileia, sia anche lui felice, non solo noi, oggi!

È un fatto importantissimo dal punto di vista proprio strettamente ed essenzialmente religioso. I motivi sono questi:

voi avete sentito parlare in questi anni, del fatto che finalmente il Concilio di Trento, con tutta la disonestà con cui è stato messo in pratica, si sta concludendo.

 

LA MOZIONE DEL CLERO DELL'ARCIDIOCESI DI UDINE PER LO SVILUPPO SOCIALE DEL FRIULI

Approvata a Udine il 2 Dicembre 1967

 

Alle on. Autorità del Governo della Repubblica, della Regione Friuli-Venezia Giulia, della Provincia di Udine.

I sottoscritti sacerdoti dell'Arcidiocesi di Udine in numero di 529, a conoscenza diretta dei disagi economici-sociali della popolazione che vive in zona particolarmente depressa, si permettono di presentare a codeste on.li Autorità alcune istanze vivamente sentite dalle loro genti serie e laboriose. Queste da tanto tempo attendono soluzioni concrete ai loro problemi umani, che sono urgenti e non permettono più oltre dilazioni o vaghe prospettive.