DAF - Dizionari Autonomistic Furlan
Casa
I friulani, tradizionalmente affetti dal “mâl dal clap”, stanno perdendo l’amore per la casa, la cjase o ciasa ereditata dagli avi, per i quali era il lûc o lòuc per eccellenza, il luogo di vita e di lavoro per la famiglia contadina e i suoi animali: una casa, di solito “a schiera”, con arco passante fra strada e cortile, con stalla, fienile, granaio, pollaio e orto. Vittime anch’essi della mobilità e del consumismo (si dice che gli americani cambiano casa sette volte nella vita: come possono affezionarsi così spesso a un “appartamento”?), i friulani abbattono le vecchie case, dall’inconfondibile profilo storico, per costruirne di nuove, dalle linee arbitrarie, capricciose e spesso poco funzionali. E nessuno pensi di tirare in ballo il terremoto del 1976, che ha solo accelerato determinati processi in atto dagli anni Cinquanta, e ha il pregio di aver aperto gli occhi a molti friulani sui valori della loro identità. Si dice che “chi salva una vita salva il mondo”; ma anche chi salva una casa salva il mondo di quella casa: nel nostro caso salva un lembo di Friuli, in una delle sue espressioni più caratteristiche e distintive: l’architettura rurale. C’è da augurarsi che gli autonomisti acquistino la cultura e la sensibilità necessarie per la difesa della nostra architettura tradizionale, che comprende anche le chiesette votive campestri studiate da Giuseppe Marchetti. Salvando il più possibile le case tradizionali, si salva anche il volto dei paesi, cioè la struttura urbanistica friulana.
Bibliografia: AA.VV., Aviano. Storia, gente, dimore, Comune di Aviano 1967; Silvano Bertossi, Le case dei Forni Savorgnani, Forni di Sopra 1974; Giovanni Del Puppo, La casa in Friuli, Annali dell’Istituto Tecnico di Udine 1907-1909; Luciano Di Sopra, La struttura urbanistica friulana, Del Bianco, Udine 1967; Renato Fiorini, La casa dei friulani, Udine 1999; Giuseppe Marchetti, Le chiesette votive del Friuli, Società Filologica Friulana, Udine 1972; Tito Miotti, Castelli storici del Friuli, Udine 1967; Giovanni Nogaro, Adriano Novello, Carnia. Architettura spontanea e costume, Görlich, Milano 1973; Enzo Pascolo, Case della Slavia friulana, Società Filologica Friulana 1993; Lucio Peressi, Mezzo secolo di cultura friulana, voce Case tipiche friulane, Società Filologica Friulana 1974; Armando Pizzinato, Poffabro. Luogo magico, Maniago 1992; Emilio Scarin, La casa rurale in Friuli, Comitato Nazionale per la Geografia, Firenze 1943; Lodovico Zanini, La casa e la vita in Carnia, Udine 1968; Italo Zannier, Una casa è una casa, Pordenone 1972.